Già sotto l'impero dei Faraoni si conosceva la malattia dello
zucchero, i Faraoni toccati da questa malattia avevano i propri
assaggiatori di urina, determinavano così il tasso di glicemia.
Il sapore dolce e uno dei quattro sapori fondamentali e aveva
sempre avuto un posto nell'arte della cucina, associandolo con le
carni, pesci, verdure di cottura che supéri l'ora, lo si può dire
che era quasi un obbligo di dolcificare.
L'apicultura e probabilmente nata assieme alle prime
concentrazioni umane nel mondo, questi insetti giocarono un ruolo
importante nelle civilisazioni, dalla fabbricazioni di gioielli in
forme di ape, alla raccolta del miele, l'ape figura sui monumenti
Egizi vicino ad
animali domestici e selvaggi, Aristotele,
Catone,
Virgilio,
Plinio, approfondiscono le ricerche e ne celebrano i
meriti, alla loro epoca si migliora il vino con il miele.
Nel Medio Evo questo fà l'oggetto di un importante traffico, sotto
i nomi di miele e di api si nascondono varie qualità e specie.
Più di un centinaio di specie di ape, e ogni specie fornisce
svariate qualità di miele, l'allevamento negli alveari domestici
lo si deve con molte probabilità ai Galli, la confezione degli
alveari fù copiata dopo un lungo studio delle api, sino ad allora
si doveva estrarre il miele direttamente nelle arnie site nelle
rocce o negli alberi cavi.
La creazione del primo alveare sembra essere fatto da un albero
cavo e scoperchiato fabbricando le stanze con la corteccia
dell'albero stesso.
Il celebre miele Greco Hymettes raccolta dai
fiori di varie specie
di
timo, resta liquido e translucido, o il più ricco in glucosio il
miele di acacia.
Per ogni fiore si può dire che esiste il suo miele e dello stesso
fiore il colore dipende dalla zona di raccolta.
Capita che le api si interessino anche alle sudorazioni spontanee
o provocate da parassiti prodotti sui pini, pioppi, castani, platani,
tigli eccettera conducono a del miele généralemente molto apprezzato,
che sia questa la manna degli Ebrei ?
L'interesse in relazione alle api coi
fiori e già conosciuto nei
tempi più antichi, le api riconoscono il colore che essa e
provisoriamente interessata poi dimentica quel colore per
attirarsi ad un altro.
Le api partono prelevare il nettare prodotto dai fiori e lo riportano nell'alveare,
al suo arrivo il nettare contiene circa il
70% di acqua ed è allora ventilato, seccato
sino a contenere non più del
18% di acqua.
In questo modo il nettare si trasforma in miele e può essere conservato, quando è secco
le api producono una cera e richiudono con una pellicola sottilissima il miele.
La qualità del miele non dipende dalla rapidità di cristallisazione del nettare, tutto dipende
anche dall'origine del fiore.
La regina ha una durata di vita dai
4 a
5 anni, è nutrita con la pappa reale, le api nei
loro primi
4-
5 giorni di vita sono anch'esse nutrite con la pappa reale, possono vivere
d'inverno circa
6 mesi e d'estate circa
40 giorni, passa vari stadi di lavoro durante
la sua vita, dalla sua nascita il suo compito è di pulire, poi prepara le cellule ove
le
uova della regina saranno deposte poi diventa la nutrice delle larve, dal
12° al
21°
giorno si occupa di togliere i grossi scarti ricevere e inmagazzinare il pollen, costruire
le celle ove sarà messo il nettare.
Verso la metà della sua vita essa va a raccogliere il nettare e l'acqua necessaria alla
sopravvivenza della colonia.