La verza o cavolo Milanese così denominato perché trovato alle
porte di
Mediolanum nell'antica Roma, ritenuto un vegetale con
proprietà cicatrizzanti, per cataplasmi per curare la sciatica
(Medio Evo), benchè già conosciuto e coltivato nella Grecia
antica,
Plinio iniziò ad utilizzare e piantare il cavolo in quantità
elevate per l'epoca, fatto in una specie di zuppa era servito anche
per digestivo, ma serviva anche in involtino fatto di una farcia
contenente il garum,
pepe, aceto, canna da zucchero, varie specie di
spezie e agnello o montone tritato.
Era già tenuto con la rete (senza specificare di quale animale)
e fatto cuocere in un decotto con del vino di paglia (sarebbe l'
uva
fatta maturare sulla paglia) e bollito.